UNA STORIA TANTE STORIE – IV edizione
Il Parco della Grancia incontra il mondo della scuola
Botteghe invisibili, Proloco Brindisi Montagna e Spazio Grancia sono istituzioni private senza fini di lucro il cui obiettivo prioritario è la promozione e la divulgazione della cultura immateriale del territorio lucano.
Le diverse attivita' delle associazioni, quali organizzazione di eventi e manifestazioni culturali, (primo fra tutti il Cinespettacolo La storia bandita), laboratori, seminari, concerti, spettacoli e mostre, costituiscono gli strumenti di un agire concreto nel tessuto sociale e, nella accurata scelta degli spazi utilizzati, mirano alla promozione e alla valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale.
Alla luce della pluriennale esperienza in merito alla gestione di eventi, Proloco Brindisi Montagna, Spazio Grancia e Botteghe invisibili, patrocinate dal Comune di Brindisi Montagna, sono liete di presentare una proposta didattica Una storia, tante storie rivolta ai ragazzi delle classi primarie e secondarie inferiori da svolgere all’interno del Parco Storico Rurale ed Ambientale della Grancia nei mesi di maggio e giugno del 2015.
Obiettivo della presente proposta è il processo di conoscenza dell’identita' culturale e territoriale attraverso un viaggio spazio-temporale nella storia della Lucania. Ai fini del conseguimento degli obiettivi formativi che contribuiscono all’arricchimento culturale degli studenti, gli stessi saranno preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi idonei a documentarli sul contenuto dell’iniziativa stessa, in modo da consentire un’adeguata preparazione preliminare che faciliti una partecipazione attiva e stimoli la rielaborazione a scuola dell’esperienza vissuta.
IL PARCO E LA SCUOLA
Amplificando la sua vocazione di contenitore culturale, il Parco della Grancia cerca il legame con la scuola e con le nuove generazioni attraverso il progetto UNA STORIA, TANTE STORIE, ovvero un viaggio nella Storia della Lucania vista attraverso le storie dei personaggi che l’hanno resa celebre, degli eventi che l'hanno vista protagonista, della ritualita' che tuttora l'attraversa, della mitologia che l'ha investita nei secoli, della musica che risuona nelle nostre valli sin dalla notte dei tempi, del cibo che l'ha nutrita in miseria e in abbondanza.
Attraverso sentieri immaginari realizzati nel Parco, lo scolaro-spettatore sara' catapultato all’interno di un percorso dove storia, ruralita', natura ed arte si intrecciano in maniera tale che non sara' possibile distinguere separatamente le cose.
Le storie e gli eventi saranno narrati con l'ausilio del teatro, della musica e di altre arti performative capaci di condurre a quella fascinazione, magica per alcuni versi, in cui presentazione e rappresentazione dell’identita' di un popolo trovano spazio sovrapponendosi di continuo l'un l'altro ma senza mai che l'una soverchi l'altra e soprattutto dove lo spettatore avverte la sensazione di intraprendere un “viaggio iniziatico” alla conoscenza del mondo lucano.
STORIE DI MITI
Storie di demoni dalla Basilicata antica
Le Sette Pietre del diavolo (Pietrapertosa)
La storia risale a meta' tra il Medioevo e il Rinascimento. Nel tentativo di riportare in vita l’amata moglie, un nobile chiese aiuto ad una strega del posto e fu costretto a stringere un patto con Lucifero che gli concesse la capacita' di far parlare i morti in cambio della sua anima. Riusci' a parlare con la moglie che pero' lo ammoni' pregandolo di fare ammenda per il suo peccato. Il nobile avrebbe dovuto gettare lontano da sé sette pietre rinnegando per altre tante volte il diavolo con cui aveva stretto il patto. Si racconta che nelle notti di plenilunio una figura alta e scura si aggira tra queste strade fermandosi a gettare lontano da se' una pietra.
STORIE DI RITI
Storie della civiltà rurale all'origine delle nostre tradizioni
La bucolica della cerza (San Giorgio Lucano, San Costantino Albanese)
E' questo uno dei piu' antichi riti arborei della Basilicata, legato strettamente a quello del Maggio che tuttora si consuma nei territori di Accettura e di Castel Saraceno. Questo rituale di mietitura del grano e' un punto di incontro fra una preghiera e un offerta allo spirito della Natura che possa tutelare e proteggere le messi e l'abbondanza in cambio di un sacrificio rituale che si consuma attraverso una danza i cui attori sono i contadini stessi, un capro selvatico e una giovane nubile del paese.
Il Carnevale (Satriano)
L'unicita' di questo rito carnevalesco è data dalla presenza di tre maschere tipiche: l'orso, il romito e la quaresima. Come in ogni carnevale, la maschera racconta di un particolare tipo umano, comune nella nostra societa', che in quei giorni ci permettiamo di canzonare ed esorcizzare. L'orso e il romito raccontano quei particolari tipi umani della Lucania che un giorno decidono di abbandonare, a diverso titolo, il consesso sociale: l'uno volgendo lo sguardo verso altri lidi (l'orso), simbolo di quei movimenti di emigrazione che a piu' riprese hanno visto nostri conterranei emigrare, l'altro verso un piu' intimo contatto con la natura (il romito). Ambedue le figure fanno ritorno, annualmente, al proprio paese natale, ma con questo hanno sempre meno in comune, addirittura nella lingua, ormai cosi imbastardita o inutilizzata, da rendere le maschere mute.
Infine la Quaresima, comune anche ad altre tradizioni, che in veste funebre ed ammonitrice annuncia la morte del Carnevale e l'inizio del cammino di espiazione che ci guidera' sino alla Pasqua.
STORIE DI SOGNI
Storie di sogni sino al risveglio
La città dell'utopia (Campomaggiore)
Il luogo dove il sogno di perfezione della condizione umana si è realizzato per un breve lasso di tempo.
Come Atlantide o Babilonia, Campomaggiore fu il luogo in cui l'utopia della perfezione si realizzo' ma, come nelle precedenti esperienze, la corsa verso l'Olimpo dell'uomo ne ha drammaticamente causato la caduta.
STORIE BANDITE
Storie dimenticate dalla Storia
La questione meridionale
Viaggio esplorativo sulla “Storia bandita”, ovvero gli eventi della cosiddetta Quistione Meridionale tra il 1799, anno della costituzione della Repubblica Partenopea, e il 1864, data dell’ultimo atto delle insorgenze post-unitarie.
Un personaggio d’eccezione e i suoi briganti racconteranno le loro vicende, attraverso accampamenti, nascondigli e vivendo in prima persona tutti i loro combattimenti, tra vittorie e sconfitte.
Piu' di mezzo secolo di storia “non ufficiale” in cui contadini e pastori all’improvviso si trovano a vestire i panni di rivoluzionari contro eserciti organizzati (francesi prima e piemontesi poi) e percio' etichettati e ricordati alle generazioni successive con l’appellativo di briganti.
Il Parco della Grancia incontra il mondo della scuola
Botteghe invisibili, Proloco Brindisi Montagna e Spazio Grancia sono istituzioni private senza fini di lucro il cui obiettivo prioritario è la promozione e la divulgazione della cultura immateriale del territorio lucano.
Le diverse attivita' delle associazioni, quali organizzazione di eventi e manifestazioni culturali, (primo fra tutti il Cinespettacolo La storia bandita), laboratori, seminari, concerti, spettacoli e mostre, costituiscono gli strumenti di un agire concreto nel tessuto sociale e, nella accurata scelta degli spazi utilizzati, mirano alla promozione e alla valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale.
Alla luce della pluriennale esperienza in merito alla gestione di eventi, Proloco Brindisi Montagna, Spazio Grancia e Botteghe invisibili, patrocinate dal Comune di Brindisi Montagna, sono liete di presentare una proposta didattica Una storia, tante storie rivolta ai ragazzi delle classi primarie e secondarie inferiori da svolgere all’interno del Parco Storico Rurale ed Ambientale della Grancia nei mesi di maggio e giugno del 2015.
Obiettivo della presente proposta è il processo di conoscenza dell’identita' culturale e territoriale attraverso un viaggio spazio-temporale nella storia della Lucania. Ai fini del conseguimento degli obiettivi formativi che contribuiscono all’arricchimento culturale degli studenti, gli stessi saranno preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi idonei a documentarli sul contenuto dell’iniziativa stessa, in modo da consentire un’adeguata preparazione preliminare che faciliti una partecipazione attiva e stimoli la rielaborazione a scuola dell’esperienza vissuta.
IL PARCO E LA SCUOLA
Amplificando la sua vocazione di contenitore culturale, il Parco della Grancia cerca il legame con la scuola e con le nuove generazioni attraverso il progetto UNA STORIA, TANTE STORIE, ovvero un viaggio nella Storia della Lucania vista attraverso le storie dei personaggi che l’hanno resa celebre, degli eventi che l'hanno vista protagonista, della ritualita' che tuttora l'attraversa, della mitologia che l'ha investita nei secoli, della musica che risuona nelle nostre valli sin dalla notte dei tempi, del cibo che l'ha nutrita in miseria e in abbondanza.
Attraverso sentieri immaginari realizzati nel Parco, lo scolaro-spettatore sara' catapultato all’interno di un percorso dove storia, ruralita', natura ed arte si intrecciano in maniera tale che non sara' possibile distinguere separatamente le cose.
Le storie e gli eventi saranno narrati con l'ausilio del teatro, della musica e di altre arti performative capaci di condurre a quella fascinazione, magica per alcuni versi, in cui presentazione e rappresentazione dell’identita' di un popolo trovano spazio sovrapponendosi di continuo l'un l'altro ma senza mai che l'una soverchi l'altra e soprattutto dove lo spettatore avverte la sensazione di intraprendere un “viaggio iniziatico” alla conoscenza del mondo lucano.
STORIE DI MITI
Storie di demoni dalla Basilicata antica
Le Sette Pietre del diavolo (Pietrapertosa)
La storia risale a meta' tra il Medioevo e il Rinascimento. Nel tentativo di riportare in vita l’amata moglie, un nobile chiese aiuto ad una strega del posto e fu costretto a stringere un patto con Lucifero che gli concesse la capacita' di far parlare i morti in cambio della sua anima. Riusci' a parlare con la moglie che pero' lo ammoni' pregandolo di fare ammenda per il suo peccato. Il nobile avrebbe dovuto gettare lontano da sé sette pietre rinnegando per altre tante volte il diavolo con cui aveva stretto il patto. Si racconta che nelle notti di plenilunio una figura alta e scura si aggira tra queste strade fermandosi a gettare lontano da se' una pietra.
STORIE DI RITI
Storie della civiltà rurale all'origine delle nostre tradizioni
La bucolica della cerza (San Giorgio Lucano, San Costantino Albanese)
E' questo uno dei piu' antichi riti arborei della Basilicata, legato strettamente a quello del Maggio che tuttora si consuma nei territori di Accettura e di Castel Saraceno. Questo rituale di mietitura del grano e' un punto di incontro fra una preghiera e un offerta allo spirito della Natura che possa tutelare e proteggere le messi e l'abbondanza in cambio di un sacrificio rituale che si consuma attraverso una danza i cui attori sono i contadini stessi, un capro selvatico e una giovane nubile del paese.
Il Carnevale (Satriano)
L'unicita' di questo rito carnevalesco è data dalla presenza di tre maschere tipiche: l'orso, il romito e la quaresima. Come in ogni carnevale, la maschera racconta di un particolare tipo umano, comune nella nostra societa', che in quei giorni ci permettiamo di canzonare ed esorcizzare. L'orso e il romito raccontano quei particolari tipi umani della Lucania che un giorno decidono di abbandonare, a diverso titolo, il consesso sociale: l'uno volgendo lo sguardo verso altri lidi (l'orso), simbolo di quei movimenti di emigrazione che a piu' riprese hanno visto nostri conterranei emigrare, l'altro verso un piu' intimo contatto con la natura (il romito). Ambedue le figure fanno ritorno, annualmente, al proprio paese natale, ma con questo hanno sempre meno in comune, addirittura nella lingua, ormai cosi imbastardita o inutilizzata, da rendere le maschere mute.
Infine la Quaresima, comune anche ad altre tradizioni, che in veste funebre ed ammonitrice annuncia la morte del Carnevale e l'inizio del cammino di espiazione che ci guidera' sino alla Pasqua.
STORIE DI SOGNI
Storie di sogni sino al risveglio
La città dell'utopia (Campomaggiore)
Il luogo dove il sogno di perfezione della condizione umana si è realizzato per un breve lasso di tempo.
Come Atlantide o Babilonia, Campomaggiore fu il luogo in cui l'utopia della perfezione si realizzo' ma, come nelle precedenti esperienze, la corsa verso l'Olimpo dell'uomo ne ha drammaticamente causato la caduta.
STORIE BANDITE
Storie dimenticate dalla Storia
La questione meridionale
Viaggio esplorativo sulla “Storia bandita”, ovvero gli eventi della cosiddetta Quistione Meridionale tra il 1799, anno della costituzione della Repubblica Partenopea, e il 1864, data dell’ultimo atto delle insorgenze post-unitarie.
Un personaggio d’eccezione e i suoi briganti racconteranno le loro vicende, attraverso accampamenti, nascondigli e vivendo in prima persona tutti i loro combattimenti, tra vittorie e sconfitte.
Piu' di mezzo secolo di storia “non ufficiale” in cui contadini e pastori all’improvviso si trovano a vestire i panni di rivoluzionari contro eserciti organizzati (francesi prima e piemontesi poi) e percio' etichettati e ricordati alle generazioni successive con l’appellativo di briganti.