Nei suoi panni
Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
performance conclusiva del laboratorio di drammaturgia e teatro condotto da
Rossana Carturan e Maria Elena Lazzarotto
Scritta e interpretata da
Romana Brina
Marcella Gruppuso
Veronica Mastrillo
Giulia Tarda
con la partecipazione di
Daniele Dono
Uno dei compiti piu' urgenti del teatro e' trovare nuove angolature da cui raccontare il presente. E questa e' una delle occasioni piu' fruttuose per mettere alla prova la nostra coscienza civica.
Con la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito il 25 novembre quale Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La giornata fonda la sua ragion d’essere sulla consapevolezza che la violenza contro le donne, oltre a rientrare a pieno titolo nella violazione dei diritti umani, è una forma di discriminazione dovuta a una persistente condizione di disuguaglianza tra generi.
La violenza contro le donne non e' un fenomeno di natura episodica, ne' emergenziale: e' un problema strutturale.
Lo dicono i dati dell’Istat, secondo cui in Italia una donna su tre ne e' vittima nel corso della vita, e lo afferma chiaramente la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa, che il nostro Parlamento ha ratificato all’unanimita' con la legge n. 77 del 2013.
Noi crediamo che il teatro sia un mezzo potente, la sua funzione civile importante, come atto di denuncia e mezzo d’informazione. Svolge un’azione incisiva sul piano della prevenzione, per la sua capacita' di coinvolgere, per la sua natura socializzante e per la fruibilita' del linguaggio che utilizza.
Il teatro invita a riflettere su argomenti difficili attraverso l’emozione, pone delle domande, invita a dubitare.
.....
Claudia e' una giovane donna accoltellata dal fidanzato.
Attraverso monologhi singoli, altre donne, di eta' ed estrazione sociale diversa, ascoltando la notizia alla radio, pur non sapendo nulla della vittima esprimeranno giudizi/sentimenti/negazioni/dolore/per l’accaduto. Claudia, protagonista, si alternera' ai diversi monologhi, attestando, con la propria testimonianza, cio' che veramente e' accaduto.
Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
performance conclusiva del laboratorio di drammaturgia e teatro condotto da
Rossana Carturan e Maria Elena Lazzarotto
Scritta e interpretata da
Romana Brina
Marcella Gruppuso
Veronica Mastrillo
Giulia Tarda
con la partecipazione di
Daniele Dono
Uno dei compiti piu' urgenti del teatro e' trovare nuove angolature da cui raccontare il presente. E questa e' una delle occasioni piu' fruttuose per mettere alla prova la nostra coscienza civica.
Con la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito il 25 novembre quale Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La giornata fonda la sua ragion d’essere sulla consapevolezza che la violenza contro le donne, oltre a rientrare a pieno titolo nella violazione dei diritti umani, è una forma di discriminazione dovuta a una persistente condizione di disuguaglianza tra generi.
La violenza contro le donne non e' un fenomeno di natura episodica, ne' emergenziale: e' un problema strutturale.
Lo dicono i dati dell’Istat, secondo cui in Italia una donna su tre ne e' vittima nel corso della vita, e lo afferma chiaramente la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa, che il nostro Parlamento ha ratificato all’unanimita' con la legge n. 77 del 2013.
Noi crediamo che il teatro sia un mezzo potente, la sua funzione civile importante, come atto di denuncia e mezzo d’informazione. Svolge un’azione incisiva sul piano della prevenzione, per la sua capacita' di coinvolgere, per la sua natura socializzante e per la fruibilita' del linguaggio che utilizza.
Il teatro invita a riflettere su argomenti difficili attraverso l’emozione, pone delle domande, invita a dubitare.
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Claudia e' una giovane donna accoltellata dal fidanzato.
Attraverso monologhi singoli, altre donne, di eta' ed estrazione sociale diversa, ascoltando la notizia alla radio, pur non sapendo nulla della vittima esprimeranno giudizi/sentimenti/negazioni/dolore/per l’accaduto. Claudia, protagonista, si alternera' ai diversi monologhi, attestando, con la propria testimonianza, cio' che veramente e' accaduto.